Lovbike, la concessionaria Fratelli Lovato
investe nella mobilità dolce

Galeotta fu la partecipazione al NADA, l'evento-show che traccia le linee del futuro dell'automotive (quest'anno a Dallas, l'anno prossimo a Las Vegas). Di ritorno dalla trasferta oltreoceano i Fratelli Lovato hanno infatti deciso di dare nuovo impulso alla loro azienda, l'omonima concessionaria di Verona, coinvolgendo un esperto di marketing digitale, Michele Poiega.

Correva l'anno?
Settembre 2019. Proprio al NADA, dove sono andati insieme, Fiorenzo, Stefano e Filippo Lovato hanno visto le potenzialità di internet e quello che era già stato fatto in America, in genere dieci anni più avanti di noi.
Volevano sviluppare un piano per crescere gradualmente, con figure tecniche specifiche. A parte qualche iniziativa pubblicitaria 'tradizionale' su carta, nessuno si era mai dedicato al canale online. Con il mio arrivo l'area informatica ha acquistato rilevanza.

Che azienda ha trovato?
La classica azienda del nord di medie dimensioni, 'testa bassa e lavorare'. Poi, un po' la NADA e tanto la pandemia che ha impresso un'accelerazione ai progetti, la Fratelli Lovato ha fatto il salto.
Da una ventina che eravamo l'organico è raddoppiato, dal nulla è stato creato il reparto BDC con persone dedicate alla gestione dei lead. Ne ha beneficiato tutta la concessionaria, sia come vendita sia come assistenza. Abbiamo portato il digitale nel service, area dove possiamo ancora crescere anche senza la spinta delle Case madri, quindi Suzuki e Hyundai. Non è un caso che i titolari abbiano partecipato, con gli uomini dell'assistenza, a Service Day. Obiettivo: osservare e raccogliere spunti.

Progetti a breve termine?
L'anno prossimo vorremmo introdurre, partendo proprio dal service, l'Intelligenza Artificiale: l'idea è di iniziare a gestire una parte dei contatti con uno strumento di Intelligenza Artificiale che prende l'appuntamento con il cliente, crea il lead e lo passa al BDC. Nel service come nella vendita è fondamentale non sbagliare l'approccio. Ci sarà una fase di rodaggio, ma sono fiducioso che sapremo far capire ai clienti che dietro l'Intelligenza Artificiale c'è sempre la Fratelli Lovato. Riceveranno una comunicazione, un sms o un whatsapp, che li avvisi che la chiamata o il messaggio è stato preso in carico.

La Fratelli Lovato ha un rapporto stretto anche con DOC?
È un rapporto molto ben consolidato, molto maturo. Io stesso mi appoggio al consorzio per le nostre campagne marketing, per far arrivare alle officine e carrozzerie del nord Italia le promozioni in area service. Anche con i clienti affiliati c'è un forte legame, direi familiare: quando hanno bisogno di assistenza noi ci siamo.

Conosciamo la Fratelli Lovato come concessionaria Hyundai e Suzuki. Ma dal sito ufficiale approdo a 'Lovbike': uno spin-off a due ruote?
Un'altra idea dei titolari, questa volta guardando alla cosiddetta mobilità dolce: a giugno del 2021 hanno costruito uno spazio ad hoc accanto alla sede di Verona (Fratelli Lovato è anche a Legnago e a Domegliara, nda), quindi vicino ma con un suo ingresso indipendente: siamo il primo Scott Store e trattiamo anche i marchi Bergamont e Bianchi. Lovbike è una unità di business che vive di vita propria, con un venditore dedicato, grande conoscitore del prodotto, e un meccanico che si occupa dei ricambi e dell'assistenza. Completano l'offerta abbigliamento e accessori.
Anche tra gli autoriparatori clienti ci sono estimatori della bicicletta, potrebbe essere un target da esplorare. Del resto, già ai nostri clienti proponiamo la bicicletta come mezzo sostitutivo.
Ne abbiamo in store un centinaio, sia tradizionali sia elettriche. Il primo anno e mezzo - due c'è stato il boom, soprattutto grazie agli incentivi. Poi, un po' per la saturazione e un po' per la carenza di prodotto e di componentistica, il mercato si è ridimensionato. Oggi che è meno 'drogato' dagli incentivi ci siamo assestati e abbiamo iniziato a fare e-commerce con buoni risultati.

I pannelli solari sul tetto? Un'altra novità?
Stiamo completando proprio in questi giorni gli allacciamenti. Oltre che per una questione di risparmio, stiamo virando su elettrico e plug in, e accanto alle colonnine Hyundai che abbiamo da tempo andremo a installare nel corso del 2024 colonnine più moderne per offrire il servizio di ricarica ai nostri clienti. L'energia sarà prodotta in casa.

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