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Garanzie accessorie? Nì, grazie

Italiani poco previdenti? Così parrebbe. Secondo l'indagine comparativa condotta da Segugio.it tra Italia, Francia e Spagna, solamente il 21,9 per cento dei premi auto è relativo alle garanzie accessorie a fronte di un 78,1 per cento di spesa in RC Auto, peraltro obbligatoria. Complice un costo medio RC di 382 euro, per infortuni del conducente, assistenza stradale, furto e incendio - tanto per citare le coperture accessorie più comuni - resta un budget risicato.

Netta la differenza con i cugini d'Oltralpe: i francesi, in un mercato complessivo che supera i 24 miliardi, spendono per l'RC 'solo' il 36 per cento, mentre le garanzie opzionali raccolgono il restante 64. In Spagna, invece, le due categorie hanno praticamente lo stesso peso: in un mercato che vale poco meno di 11 miliardi, si registra un 50,6 per cento in capo all'RC e il 49,4 investito in altre garanzie.

Oltre al costo mediamente più alto dell'RC, ci sono altri due motivi che in Italia frenano il ricorso alle coperture accessorie: la scarsa propensione ad assicurarsi (gli italiani sono dei risparmiatori e ritengono di poter far fronte a rischi di varia natura con i propri risparmi), e il 'divieto di abbinamento' previsto nel Codice delle Assicurazioni Private che vieta alle compagnie di subordinare la conclusione di un contratto per l'assicurazione obbligatoria alla conclusione di ulteriori contratti assicurativi, bancari o finanziari (mentre in Spagna e Francia si tende al pacchetto assicurativo preconfezionato).