Luca Caron (Norac Racing Parts),
"Moto per business e per passione"

In mezz'ora di chiacchierata mi impegno tre volte a ricontattarlo in futuro: quando avrà abbandonato la carrozzeria tradizionale per il detailing, quando ricomincerà a vendere moto, quando riuscirà a dare impulso alle collaborazioni con le squadre corse (nella foto in home page, una replica della grafica ufficiale Aprilia MotoGP riportata per un pilota su una Aprilia RSV4 RF del 2019). Luca Caron, titolare di Norac Racing Parts a Cassola (Vi), è un imprenditore che guarda lontano.

Quest'anno sono dieci anni di Norac. Mi racconta gli inizi?
Avevo 22 anni ed ero impiegato in tutt'altro settore, la passione verso le moto mi ha spinto a mettermi in proprio. Sono partito da Mussolente con un piccolo ufficio ricavato nell'ex salone di parrucchiera di una mia zia, non potevo ancora permettermi di pagare un affitto; ci sono rimasto fino all'anno scorso occupandomi solo di commerciale.
Il desiderio di prendere una carrozzeria e poter fare in casa le verniciature per cui dovevo appoggiarmi fuori si è concretizzato quando ho saputo che il titolare della carrozzeria di Cassola dove sono oggi intendeva chiudere e vendere il capannone, con circa 500 metri quadrati di area coperta adatto anche come spazi. Mi sono buttato e ho rilevato l'attività. Siamo in tre: io, la mia compagna che segue l'amministrazione ma quando serve sa tinteggiare una carena, e un dipendente. Ancora oggi mi chiedo se sia stato coraggio o incoscienza...

Che idea di carrozzeria aveva in mente?
Non la carrozzeria classica ma car detailing, trattamenti nanotecnologici... Se immagino Norac a fine anno la vedo sempre più focalizzata su questo tipo di lavorazioni che richiedono tempo e cura per un segmento di auto di fascia alta. E vorrei portare avanti sicuramente il settore moto, perché è il business per cui sono conosciuto e perché essendo una nicchia di mercato non mi scontro con le aziende dell'auto.

Moto vuol dire vendita e assistenza?
Vendita non più, per ora, l'ho sospesa per mancanza di tempo. Prima di riprenderla vorrei ristrutturare una parte del capannone e adibirla a un piccolo show-room di moto sportive; lavoriamo tanto con le moto da pista e carenate.

In che cosa consiste l'attività di Norac oggi?
Il giro è relativamente piccolo. Quelli sulle moto sono interventi lunghi e tecnici: lavorare sulla carenatura originale e replicare la grafica della moto di Valentino Rossi o di altre da gara porta via almeno tre, quattro giorni. Dipende molto anche dal cliente: c'è il pilota amatoriale che è un semplice appassionato, quello amatoriale che ha bisogno della moto per gareggiare, e poi - ed è il grosso della clientela - il motociclista che viaggia su strada e dopo una caduta deve ripristinare la moto oppure chiede di sostituire la carena originale con una più accattivante, o ancora chi fa sia strada sia pista e vuole salvaguardare la carena originale per le gare. Consideri che il valore di un usato cresce in presenza della carena originale, quando si monta la seconda lo si fa proprio nell'ottica di preservare quella originale. 
Collaboriamo con team che hanno corso al Tourist Trophy - Stefano Bonetti, il pilota italiano più forte della specialità è un mio cliente - e la mia speranza, lo dico da pilota amatoriale, è proprio di sviluppare questo settore, di lavorare con queste squadre.

Sul suo giro di lavoro quanto incidono le auto?
Per ora è un 50 e 50 tra auto e moto, ripariamo tra le due e le quattro moto al mese e 10-15 vetture. Entra un po' di tutto, per l'80 per cento utilitarie e il resto Audi, BMW, Porsche... le auto a cui vorremmo dedicarci in futuro.

Anche sottoscrivendo convenzioni?
Quelle sono di là da venire, prima dobbiamo ristrutturarci anche in chiave commerciale. In fondo io sono nato e cresciuto grazie all'e-commerce. Durante la pandemia ho lavorato al 99 per cento con l'e-commerce, ecco perché mi bastava l'ex salone da parrucchiera e anche come fatturato non ne ho risentito.
Spediamo le nostre moto in Sudafrica, Stati Uniti, Cina... È l'e-commerce che ci ha dato la forza di rilevare la carrozzeria.

Norac è affiliata DOC. Qual è la sua politica in fatto di ricambi?
Dipende dal cliente, se il danno è coperto dall'assicurazione o no, dipende dalla macchina e anche dalla possibilità di trovare ricambi compatibili. Io di mio sono sicuramente per il ricambio originale, per la praticità e per la precisione del montaggio; un'ora in più per adattare un ricambio di concorrenza è un'ora persa.
Quanto alle moto, le carene le importiamo dall'estero, mentre per i ricambi ci si destreggia: DOC ci è stata utile per Ducati e per BMW.

A DOC com'è arrivato?
Ogni volta che ordinavo un ricambio auto mi chiedevano se fossi affiliato DOC. Mi sono informato e l'ho trovato un servizio molto pratico, mi hanno convinto la praticità e la velocità della consegna, e anche la possibilità di contattare qualsiasi concessionaria della rete. Con quelle con cui ho collaborato finora c'è un buon rapporto: faccio l'ordine, di solito via ARiA, e spesso dal magazzino mi richiamano per chiarimenti o per suggerirmi pezzi integrativi. E poi c'è Mirko (Gnesotto, promoter di riferimento, nda), capace e sempre molto disponibile.

Un po' come Luca Caron?
Beh, penso che il cliente che ci sceglie trovi disponibilità e gentilezza. Siamo posizionati bene anche a livello di recensioni su internet, c'è fiducia nel nome e nella nostra presenza nel settore.

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