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Annuario ACI, mercato ai minimi storici

Prime iscrizioni ai minimi storici (1,3 milioni, -12 per cento rispetto al 2021), circolante sempre più vecchio (12 anni e sei mesi l'età media), spesa sempre più salata (148 miliardi, pari a +6,9 per cento), gettito fiscale prossimo ai 60 miliardi: sono alcuni dei dati salienti estrapolati dall'Annuario ACI 2023.

Ma vediamo i dettagli. L'anno scorso il mercato dell'auto in Italia è crollato: dopo la ripresa post-Covid registrata nel 2021 le nuove targhe sono state appena più di 1.330.000, poco sopra il 1.310.000 di dieci anni prima. Si tratta di valori lontanissimi non solo dal decennio 2000-2010, quando le prime iscrizioni al PRA superarono quota due milioni, ma anche rispetto al triennio pre pandemia 2017-2019 quando si registrarono circa 1,9 milioni di immatricolazioni.
Inevitabilmente il parco invecchia: l'età media di un'auto è di 12 anni e mezzo, era di 12 anni e un mese nel 2021. Sempre più vecchie anche le auto rottamate: 18 anni e due mesi di media contro i 17 e cinque del 2021.

L'anno scorso gli italiani hanno speso per le loro vetture oltre 148 miliardi di euro, 10 in più rispetto al 2021: 41 nell'acquisto-ammortamento del capitale, altrettanti nel carburante, poco meno di 27 nella manutenzione e riparazione. In aumento tutte le voci di costo ad eccezione di quella per la RCA, in diminuzione di circa 200 milioni di euro (-2 per cento). La spesa media per l'utilizzo di un'auto è stata intorno ai 3.700 euro, quasi 200 euro in più rispetto al 2021.
Per lo Stato, seppure in calo del 5,6 per cento sul 2021, il gettito è di poco superiore ai 58 miliardi di euro. Le maggiori entrate si devono alla vendita dei carburanti (31 miliardi), all'IVA sull'acquisto dei veicoli (6,9), alle tasse automobilistiche (6,7).