Renzo Fornari (Car Service Fornari):
"DOC, siamo stati i primi ad affiliarci"
"Sa che siamo stati i primi clienti in provincia di Mantova?
Abbiamo detto sì a DOC perché sia io che mio fratello abbiamo
sempre creduto nelle associazioni, e in più il servizio era buono".
Va indietro nel tempo Renzo Fornari, ricordando il
momento in cui ha sperimentato la consegna a domicilio del
consorzio. Che non ha più lasciato. L'abbiamo incontrato nella sua
Car Service Fornari a Sustinente (Mn).
Azienda di famiglia?
L'ha fondata mio padre Sergio nel 1949 quando c'erano più bici e
moto che auto. Poi papà ha continuato a occuparsi di bici e moto,
mentre io e mio fratello Claudio abbiamo ampliato l'attività fino a
diventare un centro multiservizi. Purtroppo Claudio è venuto a
mancare nel 2012, e con lui la vendita di nuovo e usato. Abbiamo
però mantenuto una partecipazione, per quanto indiretta, in FM
Autostore.
Oggi lavoriamo io, mia moglie Cristina, mia cognata Mara, mio
nipote Andrea e tre dipendenti. Ho due figli anch'io, ma uno è
insegnante e l'altro cuoco. Io sono entrato in pianta stabile nel
1980, finito il militare. Quattro anni dopo abbiamo costruito la
struttura dove siamo ancora oggi, tutta nuova (e abbiamo mantenuto
il piccolo stabile a fianco come deposito pneumatici e di tutto il
materiale d'epoca di nostro padre e dei suoi anni in Germania prima
e poi in Liguria): sono 120 metri quadrati di esposizione e circa
800 di superficie operativa, oltre a un'area esterna di
tremila.
Come sono stati gli ultimi due anni?
Ne abbiamo risentito, nel 2020 come fatturato abbiamo perso un 20
per cento sul 2019, ma mentre eravamo chiusi mi sono rimesso in
pari con il lavoro arretrato, e comunque siamo stati fortunati
rispetto a settori come la ristorazione, non piangiamoci
addosso.
Nel 2021 si è lavorato, abbiamo raggiunto e superato gli obiettivi
Fiat. Dico sempre: "Se va male, che vada così".
Adesso ci ammazzano le spese, la bolletta del gas è più che
raddoppiata, e anche l'obiettivo Fiat è stato alzato. Comunque
siamo partiti bene e spero che vada anche meglio.
Autorizzati Fiat da molto?
Dal 1984. Allora si ambiva tutti ad avere un marchio: obblighi di
fatturato non ce n'erano, dovevi solo acquistare le attrezzature.
Poi negli anni 90 sono arrivati gli obiettivi, ma per me ha
funzionato, dico sempre che se si fa una scelta bisogna mantenerla.
Vedremo, quando toccherà a lui, che cosa deciderà Andrea.
Fiat, Lancia e Fiat Professional incidono almeno per un 50 per
cento sui 10-15 ingressi giornalieri, dall'utilitaria alla supercar
al veicolo commerciale. Tantissimi sono clienti privati, e c'è
anche il canale della vendita che alimenta la riparazione. A
penalizzarci sono i costi di manodopera più elevati di quelli dei
riparatori indipendenti che lavorano qui intorno e con cui mi
scontro perché non riusciamo a metterci d'accordo sulle tariffe.
Tariffe che noi teniamo esposte, per tutti i servizi che
offriamo.
Che sono?
Elettrauto, diagnostica (spendo diecimila euro l'anno in
abbonamenti per tenermi aggiornato), calibrazione Adas, pneumatici,
revisioni in appoggio a un centro vicino, inutile farsi
concorrenza. Stiamo anche installando una colonnina, me ne vorrei
almeno due - tra l'altro c'è la possibilità di avere un
contributo da parte di CNA tramite Regione Lombardia - per offrire
il servizio di ricarica ai clienti.
Stiamo già riparando l'ibrido e l'elettrico Fiat e, da qualche
anno, Toyota e Lexus. Abbiamo venduto tre 500 e due Opel Corsa
elettriche, lavoreremo sugli aggiornamenti.
Autorizzato e convenzionato?
Con Arval, LeasePlan, Athlon, UnipolRental, Leasys, Program e
SIFÀ. Con le flotte non si lavora bene perché i ricambi te li
spediscono loro, e questa cosa mi dà fastidio, e le tariffe di
manodopera sono un po' troppo limate, ma nei periodi di magra la
flotta è quella che ci tiene a galla. Certo bisogna gestirle bene,
anche per la tempistica.
Autorizzato e affiliato DOC: scontato l'utilizzo di
ricambi originali?
Su Fiat al 99 per cento e così anche con marchi come Volkswagen e
Audi. È un discorso di tranquillità e di garanzia.
Purtroppo, ma vedo che stanno diminuendo, capitano anche i clienti
che ne sanno più di noi, che hanno comprato su internet e si
presentano con il ricambio in mano. Con qualcuno discuto ma, tranne
casi speciali, non monto pezzi di cui non ho la certezza della
provenienza.
Quando sono originali arrivano con un furgone
DOC?
Siamo stati i primi clienti in provincia di Mantova, abbiamo detto
sì a DOC perché sia io che mio fratello abbiamo sempre creduto
nelle associazioni, e in più il servizio era buono. Prima era
Claudio che andava avanti e indietro tutto il giorno. Noi facciamo
anche magazzino, i dipendenti non devono dover aspettare i ricambi.
Sul servizio nulla da eccepire, e per le urgenze chiamo Gianluca
(Randon, promoter di riferimento, nda) che in due minuti è
qui.
Resto con DOC per la consegna, perché compriamo originale, e per
il legame che si è instaurato con le concessionarie da cui ci
riforniamo. Può capitare di avere bisogno di delucidazioni,
qualcuno glissa ma i più ci assistono. Per fortuna comunque ho dei
bravi dipendenti, siamo sempre tecnicamente molto aggiornati e bene
o male ne veniamo fuori.
La vostra competenza è la miglior pubblicità
Fornari?
Cerchiamo di offrire un servizio di qualità e, sì, tecnicamente ci
sentiamo preparati. Abbiamo una clientela in un raggio di 30-40
chilometri, meno da Sustinente e molto più da fuori.
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