Michele Boccoli (Officina Brigoni),
"DOC apre mille porte"

A 13 anni spazza per terra, a 14 passa le chiavi e le pulisce: sono i primi passi in azienda per Michele Boccoli, figlio d'arte (nel 1998 il padre Alberto entra in società con Franco Brigoni e Cateno Fortunato alla guida di Officina Brigoni di Castiglione delle Stiviere - Mn), che fin da piccolo sogna in grande. Oggi che di anni ne ha quasi 33, Michele Boccoli è socio titolare di una realtà profondamente diversa.

Che cosa è successo?
Negli anni è cambiato l'assetto, siamo soci io, mio padre, Cateno Fortunato e Daniele Gabrielli, che papà si è preso sotto l'ala quando aveva 14 anni: oltre che del mondo Iveco Daniele si occupa di generatori e cogeneratori, motori antincendio... una mosca bianca. Abbiamo 17 dipendenti e ce ne servirebbero altri cinque, meglio se già formati ed esperti, sarebbe un supporto grandissimo, ma chi ce li ha se li tiene stretti.
Quanto a me, sono entrato con le idee chiare, dicendo a mio padre "io studio da ufficio".

Quattro soci e un potenziale di 22 dipendenti. Siete diventati grandi?
È stata una crescita progressiva, puntando da subito su qualità e servizio. Esserci ed esserci sempre, anche a Natale e Capodanno.
Alla meccanica abbiamo aggiunto l'elettrauto, le revisioni di auto e camion, l'autolavaggio... ma la vera svolta c'è stata con l'introduzione del tachigrafo digitale: ci siamo ritrovati ad avere un cliente a cui potevamo offrire tutti i servizi facendolo fermare una volta sola e in una sola officina, la nostra, dando la garanzia su ogni intervento.

La sede costruita nel 2007 risponde alle nuove necessità?
Da quanto era grande - quattromila metri quadrati coperti su un'area totale di diecimila - l'avevamo ribattezzata 'Titanic', ci chiedevano come l'avremmo riempita: 16 portoni di cui due riservati alle vetture e tre ai camion con due fosse da 30 metri, una parte centrale con il magazzino per gli attrezzi, quattro kit di ponti mobili, una linea con un ponte colonna idraulico infossato che può alzare un bilico...
E abbiamo il riscaldamento a pavimento che però quest'anno, a meno che non sia strettamente necessario, non accenderemo: siamo passati da una bolletta da cinquemila euro nel 2020 a una da ventimila nel 2021 e per quest'anno i calcoli ci dicono che sarebbe di 87mila!

Che anni sono stati quelli della pandemia?
Se devo essere sincero, nel 2020 e 2021 abbiamo lavorato tantissimo e a livello di bilancio siamo anche cresciuti: abbiamo acquisito un nuovo cliente a 50 chilometri e ogni giorno avevamo dei camion da rimettere completamente in sesto; in più, ne abbiamo avuti 20 da allestire per un altro cliente. In condizioni normali non avremmo retto questo ritmo.
Ma ci siamo attrezzati prima, quando abbiamo fatto i contratti sapevamo quali e quanti camion sarebbero arrivati e ho comprato tutto quello che mi sarebbe servito.

Riparate più camion o auto?
Abbiamo una media di 600 commesse mensili di cui 350 sono mezzi pesanti - soprattutto Iveco anche per un discorso di comodità logistica, di rapidità nella riparazione - e le altre 250 sono vetture e, in misura minore, veicoli commerciali. Facciamo anche moto, ma solo dei clienti a cui non possiamo dire di no.

Siete autorizzati Iveco ma non siete convenzionati con nessuna compagnia di noleggio?
No, non vogliamo lavorare 'gratis' e con il rischio che ci mandino pure i ricambi.

A proposito, che tipo di ricambi montate?
Fatto 100 gli acquisti, il 70 sono ricambi originali per un valore di circa due milioni di euro l'anno e il 30 di concorrenza. Dipende dal cliente: abbiamo quello che ci dice che andrà in macchina in Sicilia e chiede l'originale per stare tranquillo, visto che con la garanzia riceverebbe assistenza gratuita ovunque, e il cliente in difficoltà che punta a risparmiare con i ricambi alternativi.
Anche sul camion si valuta il singolo caso.

Quando i ricambi sono originali arrivano con un furgone DOC. Soddisfatto del servizio?
Del servizio e di Stefano (Azzolini, promoter di riferimento, nda): se ho bisogno si fa in quattro. Siamo anche andati in Puglia insieme, in viaggio premio, e sono stato bene, alla grande!
Siamo a mezz'ora da Mantova, da Brescia, da Verona… ho conosciuto il consorzio quando alcune concessionarie da cui mi rifornisco mi hanno segnalato il servizio. Che lavoriamo tanto tanto con DOC saranno cinque o sei anni, e nella mia attività le uniche persone di cui proprio non mi posso lamentare sono i ragazzi di DOC, logistici e promoter.

Soddisfatto anche delle concessionarie?
Facciamo gli ordini via mail, sì, conosco l'applicazione ma i miei magazzinieri preferiscono la certezza di una risposta scritta. C'è un controllo 'in remoto', il computer non sbaglia.
Qualche volta qualcuno ci impiega un po' di più magari a farmi avere un prezzo, ma se dobbiamo riprogrammare una centralina e chiediamo supporto ce lo danno. Essere cliente DOC, quindi solvente e sicuro, apre mille porte.

I suoi clienti perché scelgono Officina Brigoni?
Efficienza, professionalità, disponibilità. Il cliente - ne abbiamo fino in Romania - è sicuro del nostro lavoro, non torna mai per lo stesso motivo. Abbiamo anche l'officina mobile e ci è capitato di soccorrere e rimettere in strada un cliente che era rimasto fermo con il camion al confine con l'Ungheria, un altro a Marsiglia. Chiamano e Daniele parte...

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