Pierangelo Miorali, one-man band
nella sua officina carrozzeria
"Come nelle gare di briscola qui vige il regolamento locale".
Pierangelo Miorali liquida con una battuta la
possibilità di convenzionarsi con le compagnie assicurative.
Titolare di se stesso, ci ha accolto nella sua Autofficina
Carrozzeria Piercar a Casatico, frazione di Marcaria in
provincia di Mantova (nel render in foto, come sarà il capannone a
restyling ultimato).
Che ci fa qui tutto solo?
Fino a qualche anno fa lavorava anche mio padre, che ha avviato
l'attività negli anni 60 e fa ancora il suo giretto la mattina. Io,
sì, ci sono cascato dentro, però mi piaceva. Ho preso in mano tutto
nel 1999, concentrandomi più sulla carrozzeria che sulla meccanica,
a differenza di papà.
Lavoro da solo, ma nel momento del bisogno mi appoggio a qualche
artigiano del territorio. Quella di non avere dipendenti un po' è
stato per scelta e un po' per le condizioni del mercato. E poi lo
spazio è quello che è, 150-200 metri quadrati.
Come riesce a gestire gli ingressi?
Lavorando su appuntamento, adesso per esempio ho davanti
tre-quattro settimane già programmate, ma se posso e se serve
temporeggio.
Casatico è un paesino, vengono qui per qualunque cosa, e se ho un
buco cerco di risolvere subito. Sulla meccanica, che per me vuol
dire tagliandi e gomme, non si programma, e se non ho tempo
indirizzo il cliente ai colleghi con cui mi trovo bene, ho un bel
rapporto; ci si aiuta anche su problematiche che magari sono già
capitate all'uno o all'altro.
Lavorando da solo ha patito meno di altri la
pandemia?
Nella sfortuna di non riuscire ad allargarmi ho la fortuna di non
averne risentito. Da solo, e con il codice Ateco che mi ha permesso
di tenere aperto anche durante il lockdown, ho sempre riempito la
giornata.
Oggi che la pandemia è alle spalle riparo un po' di tutto, non
auto superlusso anche perché non ho clienti che guidano macchine
del genere, piuttosto utilitarie, auto di fascia media, furgoni
fino ai 35 quintali. Di tutti i marchi.
Non vedo convenzioni assicurative...
E non voglio averne, a casa mia decido io. Come nelle gare di
briscola qui vige il regolamento locale. Anni fa, quando ancora
partecipavo alle riunioni di categoria, tanti parlavano in un modo
e poi facevano in un altro, non siamo mai riusciti a mantenere
davvero una posizione comune.
Sui ricambi decide da solo. Che cosa
monta?
Monto solo originale, perché è giusto dare un servizio con una
qualità importante e il ricambio originale vale i soldi che spendi.
Soprattutto sulla carrozzeria, se usi ricambi di concorrenza i
risultati non sono uguali. Già lavorare è fatica, se non ci piace è
doppia fatica, quindi devo avere la soddisfazione di quello che
faccio e che cerco di fare al meglio.
Sì, capita il cliente che arriva con il ricambio in mano, ma io mi
sento responsabile del lavoro che faccio, preferisco declinare. È
difficile, però sulla questione dobbiamo prendere una posizione, io
non sono mai andato al ristorante con il piatto da scaldare.
Lavorando con l'originale lavora con DOC?
E mi trovo benissimo, lo trovo un servizio davvero valido. Bravi i
ragazzi che fanno le consegne, disponibili le concessionarie anche
se poche volte mi è capitato di portare la macchina nelle loro
officine, preferisco che rimanga qui per un discorso di trasparenza
verso il cliente; e poi c'è Stefano (Azzolini, promoter di
riferimento, nda) che quando serve si organizza per aiutarmi.
So che apprezza molto la App A Service...
È veramente una bella soluzione, soprattutto quando sono
impegnato. Se è un particolare uso la App, per la sinistrata
importante telefono perché i pezzi da ordinare sono troppi.
E pensare che quando è uscita la App temevo fosse il giochino di
cui non ti fai niente, e invece è un aiuto valido. Magari stai
aspettando un pezzo e senza chiamare il magazzino con la App vedi
subito se la concessionaria lo ha spedito.
Si faccia pubblicità: venire da Pier
perché?
Perché mi conoscono. Per il prezzo anche no. Mi piace che il
cliente venga qui perché si fida di me e sa che farò del mio
meglio.
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