Strasburgo, mano pesante sulle emissioni
Sono sempre più restrittive le indicazioni
dell'Europarlamento in fatto di CO2: con 389 voti a
favore, 239 contrari e 41 astensioni è infatti
stato approvato il progetto di legge che
impegna le case auto a ridurre le emissioni di anidride carbonica
del 20 per cento entro il 2025, del 40 per cento entro il
2030. I costruttori dovranno anche garantire una quota di
mercato di veicoli a zero e a basse emissioni del 20 per cento da
qui al 2025, del 35 entro il 2030 (pena un'ammenda al bilancio
dell'Ue destinata ai lavoratori altamente qualificati colpiti dai
cambiamenti nel settore automobilistico).
Le reazioni non hanno tardato ad arrivare.
"Anfia - ha dichiarato il presidente
dell'Associazione Nazionale Filiera Industria Automobilistica,
Aurelio Nervo - non ritiene sostenibili per la filiera
produttiva automotive target così aggressivi, a cui si
aggiunge l'inasprimento degli obiettivi di riduzione delle
emissioni di CO2 fino al 5 per cento in più per i costruttori in
caso di mancato raggiungimento di una quota imposta di veicoli
elettrici sul totale venduto. Quanto emerso dalla
votazione - ha aggiunto Nervo - produrrà un
impatto pesantemente negativo sull'occupazione in tutta la filiera
produttiva, forzando l'industria a mettere in atto una
radicale trasformazione in tempi record e in assenza di un adeguato
quadro di condizioni abilitanti per la transizione verso una
mobilità a impatto zero, che non tiene in alcun conto il principio
di neutralità tecnologica".
Sulle stesse posizioni Erik Jonnaert, segretario generale
Acea: "Restiamo particolarmente preoccupati dai
target di riduzione della CO2 estremamente aggressivi e
dall'imposizione di quote di vendita per vetture elettriche; tutto
questo - ha detto ancora il numero uno dell'associazione dei
costruttori auto europei - rischia di avere un impatto molto
negativo sull'occupazione nell'intera catena del valore
dell'automotive. Possiamo solo sperare che i governi
nazionali portino un po' di realismo sul tavolo quando adotteranno
la loro posizione comune sui target la prossima
settimana".
Intrappolati tra l'esigenza di decarbonizzazione e la
sostenibilità della filiera industriale ci sono, solo in Italia,
5.700 imprese e più di 253.000 lavoratori (di cui 66.000
impiegati per produrre veicoli a combustione interna e loro motori,
e circa 14.000 nella produzione di trasmissioni, sistemi di scarico
e sistemi ausiliari).
Oggi intanto il Centro Ricerche Continental Autocarro ha
pubblicato un report su dati del Ministero dello Sviluppo Economico
secondo cui nei primi otto mesi del 2018 le emissioni di
CO2 derivate dall'uso di benzina e gasolio per autotrazione sono
aumentate di 525.740 tonnellate rispetto allo stesso periodo del
2017 (+0,8 per cento).
-
Ricordando Tazio Nuvolari
29 marzo 2024 - C'è tempo fino al 31 luglio per inviare la richiesta di iscrizione al Gran Premio Nuvolari, la manifestazione internazionale di regolarità riservata alle auto storiche e alle GT moderne. Ideata e organizzata a partire dal 1991 da Mantova Corse, la 34esima edizione andrà in scena dal 19 al 22 settembre. 300 equipaggi provenienti da tutto il mondo...
-
Black box? Si risparmia sempre meno
26 marzo 2024 - In calo la richiesta per le polizze legate alla 'scatola nera' per via del sempre minore risparmio che la sua installazione comporta: -46 per cento in cinque anni. È il dato diffuso da Segugio.it, il comparatore di prodotti assicurativi secondo cui il dispositivo che monitora lo stile di guida del consumatore e i parametri tecnici del veicolo...
-
PodCarStories contro i colpi di sonno
22 marzo 2024 - Si chiama PodCarStories il podcast promosso da Sara Assicurazioni per contribuire a una maggiore sicurezza stradale. Appositamente studiata per prevenire i colpi di sonno durante la guida e nelle ore notturne, la serie propone un flusso neuroscientifico di storie, intrattenimento e musica in grado di integrarsi in modo organico nelle soglie di...