Suman (Carrozzeria Scaligera),
"L'originale è come uno Chanel"
"Buongiorno, sono Suman Maria Cristina della Carrozzeria
Scaligera di Verona. Ho avuto il Piacere e l'Onore di
Vincere il Viaggio programmato da Asconauto la settimana dal 18/02
al 25/02/2018 a Marsa Alam partenza da Verona. Volevo Congratularmi
con L'Organizzazione Asconauto che ci ha assistito dal Primo
Istante all'Ultimo con Competenza, Disponibilita e Dedizione
affinché Tutto riuscisse Perfettamente. Ringrazio Ancora Asconauto,
sperando in una prossima Occasione!".
È il messaggio di ringraziamento, maiuscole comprese, scritto da
un autoriparatore che lo definisce "un gesto naturale. Perché, non
lo è?".
Beh, non lo hanno fatto tutti. Quanto è stato bello
questo viaggio in Egitto?
Io non ci credevo e mi chiedevo: "Ma me lo merito?". È stata una
sorpresa. Il 9 gennaio, appena riaperto dopo le vacanze di Natale,
mi ha chiamato Giuliano (Guarnieri, responsabile del consorzio,
NdA) e ho capito che non era uno scherzo perché si è presentato
come Doc. Mi ha detto che ero stata estratta, che avevo vinto un
viaggio per Marsa Alam per due persone dal 18 al 25, e che dovevo
dargli velocemente conferma.
Volevo portarmi mia figlia Francesca, mia sorella era in
pensiero... Io invece ero convinta che sarebbe andato bene tutto
perché c'era la Doc. Se loro vengono e vengono con me, è una
garanzia!
E così è stato...
Pensi che ero stata nello stesso hotel tre anni fa. Questa volta
però, con Vera Club, è migliorato anche il mangiare.
Mi è piaciuto tutto, Luxor, l'arte... Mia figlia diceva: "Mi
sembra di essere una riccona". Ero un po' in ansia all'idea del
contatto con colleghi che non conoscevo e invece è stato bello. Mi
ha avvicinato un carrozziere, era preoccupato perché aveva 17
dipendenti e non li aveva mai lasciati soli per una settimana. Alla
fine, quando gli ho chiesto com'era andata, era contento. Mi è
piaciuto il gruppo, l'unione che non era un'unione forzata.
Cosa ho portato a casa? Un'abbronzatura leggera e una bella
esperienza personale, a contatto con gli altri. A volte c'è invidia
perché fai lo stesso lavoro, ma alla fine con uno o 17 dipendenti i
problemi sono sempre quelli.
Il rientro in Carrozzeria Scaligera?
Dal sole a meno sette gradi, e nevicava!!!
Mi racconta la sua azienda?
Ditta individuale, fondata una vita fa da mio padre, nel 1964. Io
ho sempre lavorato con mio papà. Erano gli anni 80 e mi ha detto:
"Visto che non hai le idee chiare sullo studio vieni con me". Ho
imparato a fare l'impiegata, poi ho fatto le scuole serali e...
eccomi qui. Sono sola da 17 anni, da quando papà si è ammalato e
poi aggravato al punto di lasciare. E con lui si sono allontanate
anche le persone che lavoravano qui.
È stata dura ma sono ripartita, adesso ho un verniciatore e
Partite Iva che mi aiutano alla bisogna, anche quattro nei periodi
di punta.
Il lavoro è ripartito?
È cambiato tantissimo dal 2010-2012, quando si diceva che era
arrivata 'la fine del mondo'. E in effetti è stato così. Io
lavoravo principalmente con i noleggi, l'80 per cento del lavoro
arrivava da LeasePlan (ero Service Point) e anche da Maggiore, Ald
Automotive... Oltre alla riparazione avevo la consegna del nuovo e
il ritiro dell'usato. Poi le cose sono cambiate, cercavano
strutture grandi, molto più attrezzate, e sono passata dal tutto al
niente in tre mesi: raccomandata a febbraio e scissione del
contratto ad aprile.
Oltre alla disperazione, era arrivato anche il momento dei
controlli sui fumi, con il rischio dei sigilli sulle porte. Per
fortuna nel passaggio da mio padre a me ho rimesso a nuovo
l'azienda, l'ho messa in sicurezza e ho avuto l'autorizzazione dei
vigili del fuoco. Quando mi hanno chiamato dal Comune per il
controllo fumi ero giusta.
Ed è rimasta in Via Vittorio Piatti?
In affitto ma sempre qua: 500 metri quadrati di capannone più
mille di parcheggio. Quando papà si è aggravato e si è avvicinata
la scadenza dell'affitto 6+6 ho cercato, girato per agenzie, ma ci
voleva un capitale di base e alla fine sono rimasta. Vicino a me
c'è un'officina meccanica e anche il gommista.
Come ha fatto a risollevarsi?
La prima idea è stata mettere l'unico dipendente in cassa
integrazione, poi ho cominciato a cercare lavori. È arrivato il
commerciale, chi vende l'usato lo dà a me e io lo metto a posto. Si
è sparsa la voce che lavoravo bene. Adesso siamo sulle 6-7 macchine
a settimana. Entra di tutto, anche con Avis (è un contratto appena
fatto), piccole e medie. Le uniche auto che non vedo proprio mai
sono Maserati e Porsche.
Che ricambi monta?
Fosse per me, io metterei sempre l'originale, perché lavori bene,
fai in fretta, ed è tutto perfetto. È come il profumo: uno Chanel
originale ha un profumo, quello similare non avrà mai la stessa
profumazione.
Se il cliente ha torto mi dice: "Mi raccomando signora, faccia
poco che devo pagare io", e allora monto di concorrenza. Se invece
paga l'assicurazione, che problemi ci sono? Originale e vai!
Originale che arriva con Doc...
Geniale l'idea che hanno avuto. Mi ricordo ancora: era il 1980,
avevo preso la patente e mio padre mi faceva girare come una
trottola per andare a prendere i ricambi; perdevi una giornata e
magari sbagliavi anche. L'idea della Doc vuol dire tempo e denaro,
e non è una battuta.
Come ordina i ricambi?
In viaggio, alla serata AsConAuto, ho visto le slide della Doc, ma
non sono tanto d'accordo. Se usi sempre il programma di AsConAuto,
Integra, non hai più dialogo. Invece io vado alla fonte, voglio il
contatto con la concessionaria, voglio sentire la proposta di
sconto, voglio trattare.
Immagino che la ascoltino...
Mi conoscono tutti. Da 35 anni.