• HOME
• CHI SIAMO
• CONCESSIONARI
• PARTNERS
• RICERCA AFFILIATI
• LAVORA CON NOI
• AGENDA EVENTI

Uomini al volante pericolo costante

Musica per le orecchie delle signore al volante, da sempre considerate "un pericolo costante" o "parlante" che dir si voglia. A smontare il luogo comune è una ricerca del norvegese Institute of Transport Economics, pubblicata su Frontiers in Psychology, che ha analizzato come i tratti della personalità influenzino la distrazione alla guida. Ebbene, il vero 'pericolo pubblico' non sono tanto le donne ma i giovani uomini estroversi o nevrotici.

Gli studiosi hanno preso in esame due gruppi di persone: un primo composto da 1.100 studenti di scuole superiori, un secondo da un campione di 617 uomini e donne rappresentativo della popolazione norvegese. Le loro risposte a un questionario mirato sulle distrazioni alla guida, hanno permesso di concludere che le donne, soprattutto le meno giovani, e coloro che sentivano di poter avere il controllo di ciò che può disturbare al volante, sono in definitiva meno disattente.

"Interventi su misura", ha concluso l'autore dello studio, Ole Johansson, "potrebbero concentrarsi sui gruppi a rischio, come i giovani maschi con una guida non attenta e una bassa convinzione di poter controllare la distrazione". Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità sono un milione le persone uccise in incidenti stradali ogni anno, ed è opportuno ricordare che due soli secondi di distrazione - per leggere un sms o rispondere a una telefonata - aumentano enormemente il rischio di provocare o essere coinvolti in un sinistro.

Sulla questione della sicurezza stradale è sceso in campo anche il Papa. In occasione di un incontro in Vaticano con i dirigenti e il personale della direzione centrale per la Polizia stradale e ferroviaria, Papa Francesco ha criticato "lo scarso senso di responsabilità di molti conducenti, che spesso sembrano non avvedersi delle conseguenze anche gravi della loro disattenzione (per esempio con l'uso improprio dei cellulari) o della loro sregolatezza. Ciò è causato da una fretta e da una competitività assunte a stile di vita, che fanno degli altri conducenti come degli ostacoli o degli avversari da superare, trasformando le strade in piste di 'formula uno' e la linea del semaforo nella partenza di un gran premio".