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2016, spesi per l'auto 175,8 miliardi

Crescono, nell'ordine, le spese per l'acquisto (+21,8 per cento), i pedaggi autostradali (+4,1), la manutenzione-riparazione (+3,9), i pneumatici (+3,9), i parcheggi (+1,9), le tasse automobilistiche (+1,5). Diminuiscono le spese per il carburante (-8,9 per cento) e per le assicurazioni RCA e incendio e furto (-3,5). Ne consegue che nel 2016 le famiglie e le imprese italiane hanno speso 175,8 miliardi di euro per gli autoveicoli (autovetture, veicoli commerciali, veicoli industriali e autobus), con un incremento del 2,6 per cento rispetto al 2015. Poiché questo tasso di incremento è più elevato di quello della crescita complessiva dell'economia, aumenta anche la sua incidenza sul Pil, che passa dal 10,41 per cento del 2015 al 10,50 dell'anno dopo. La stima è dell'Osservatorio Autopromotec, la struttura di ricerca della Biennale delle attrezzature e dell'aftermarket automobilistico che si aprirà dopodomani alla fiera di Bologna.

Qualche voce in dettaglio. Il costo carburanti nel 2016, pur in calo di quasi nove punti sul 2015 per la diminuzione dei prezzi alla pompa di benzina e gasolio, è pari a 50,6 miliardi, con un'incidenza complessiva sul totale della spesa del 28,8 per cento. Rilevante anche la spesa per gli acquisti di
 autoveicoli, 45 miliardi
 contro i 37 dell'anno prima, sostenuta dalle prospettive moderatamente positive per l'economia che hanno indotto gli italiani a utilizzare parte dei loro risparmi e finanziamenti per comprare l'auto nuova (per i veicoli per trasporto di merci e di persone, hanno giocato a favore anche la nuova Sabatini e i superammortamenti). Quanto alla spesa per la manutenzione e le riparazioni, che assorbe più di un quinto di quella globale e cioè 36,6 miliardi contro i 35,2 del 2015, l'incremento è dovuto a più fattori: l'esecuzione di operazioni di manutenzione rimandate causa crisi, l'incremento del parco circolante e, in lieve misura, la crescita dei prezzi.