• HOME
• CHI SIAMO
• CONCESSIONARI
• PARTNERS
• RICERCA AFFILIATI
• LAVORA CON NOI
• AGENDA EVENTI

Bere (acqua) fa bene alla guida

Chi l'avrebbe detto? A guidare senza aver bevuto una giusta quantità di acqua si fanno gli stessi sbagli di chi si mette al volante con un tasso alcolemico oltre il limite consentito. Risulta da uno studio del 2015, finanziato dall'European Hydration Institute e condotto dalla Loughborough University, secondo cui i conducenti che avevano ingerito soltanto un sorso d'acqua (circa 25 millilitri) ogni ora avevano commesso oltre il doppio degli errori rispetto ai conducenti correttamente idratati. E il numero di errori era equivalente a quello riscontrato in persone con un tasso alcolemico dello 0,08 per cento, l'attuale limite consentito per la guida nel Regno Unito.

Tra gli errori più comuni, l'azionamento tardivo dei freni, la difficoltà a mantenere la traiettoria nella propria corsia e perfino l'invasione involontaria di quelle adiacenti. Inoltre, più di due terzi dei guidatori non erano stati in grado di riconoscere i sintomi della disidratazione, e cioè stanchezza, capogiro, mal di testa, bocca secca e riflessi rallentati. Per non rischiare, basterebbe semplicemente bere più acqua. Pare infatti che chi ne consuma mezzo litro prima di eseguire attività mentali abbia riflessi più veloci del 14 per cento rispetto alle persone che non si idratano.

Tra i costruttori, Nissan si è posta il problema e lo ha risolto con Soak. In sostanza, ha integrato in un crossover Juke un rivoluzionario rivestimento tecnologico con sensori di traspirazione, Soak appunto, in grado di segnalare ai driver quando è opportuno bere. Il rivestimento, che però non è ancora disponibile, va applicato sul volante e sui sedili anteriori. Ovviamente, una bottiglietta d'acqua va sempre tenuta a portata di mano.