Il verbo preferito di Nicola Poiega
(Nuova Tecnomotor): "Accompagnare"

Per quattro volte, nella nostra chiacchierata, Nicola Poiega ricorrerà al verbo 'accompagnare'. Una scelta lessicale che dice molto dell'approccio al lavoro del contitolare di Nuova Tecnomotor a Pescantina (Vr). Siamo andati a trovarlo nella sede di Via Enzo Natta.

'Nuova Tecnomotor' perché si tratta di una nuova gestione?
Esatto, avviata nel 2010 quando ho conosciuto quelli che sarebbero diventati i miei soci, Dario Avesani e suo figlio Filippo: loro avevano una lunga esperienza di carrozzeria, io di officina (sono perito meccanico e prima ancora di diplomarmi affiancavo mio padre Giovanni nella sua Officina Poiega, mio padre che mi ha accompagnato fino alla svolta) e insieme abbiamo rilevato Tecnomotor ribattezzandola Nuova Tecnomotor. Da storica concessionaria Opel si era rimpicciolita a livello di officina, quando i proprietari hanno deciso di vendere ci siamo fatti avanti noi.
La sede è di mille metri quadrati coperti e altrettanti di piazzale. Siamo in 12 tra soci e dipendenti, e poi ci sono i collaboratori a chiamata.
Dopo 12 anni, l'anno scorso gli Avesani hanno seguito un loro progetto e si sono sfilati, io ho preso in società Claudio Saracino, un mio collaboratore. Dario Avesani è poi rientrato con la sua partita Iva come tecnico levabolli.

Ha grandinato pesante dalle vostre parti?
Quella di quest'anno è stata un disastro: tanti danni non sempre riparabili, assicurazioni agguerrite, noi costretti a lavorare con ritmi incredibili per accontentare i nostri clienti.

Ai quali offrite che tipo di servizi?
A parte le revisioni, perché non abbiamo spazio e anche perché si collabora bene con il centro vicino, offriamo un servizio a 360 gradi curando al meglio la nostra clientela. Il multicentro lo vedo come la versione più moderna di centro di assistenza. Facciamo anche vendita, di nuovo Opel e usato multimarca, ma è un segmento che rappresenta una piccola parte del fatturato. Il nostro business resta il post vendita.

Tecnomotor era autorizzata Opel, Nuova Tecnomotor ha mantenuto il marchio?
Sì, e per diverso tempo hanno convissuto Opel e Renault. Ero Renault prima di rilevare Nuova Tecnomotor e fino al 2019 abbiamo avuto entrambi i brand; poi, a malincuore, abbiamo deciso di tenere solo Opel, era difficile se non impossibile gestire e rappresentare due marchi concorrenti.
Mediamente, tra officina e carrozzeria siamo sui 10-11 ingressi al giorno, con Opel che incide per un 50 per cento e Renault che vale ancora un buon 35. Ripariamo tutto - anche tanti veicoli commerciali essendo in una zona artigianale e industriale dove abbiamo diverse aziende clienti - tranne l'altissimo di gamma.

L'elettrico comincia a vedersi?
Lo vedo, per ora sono controlli, tagliandi di manutenzione e qualche piccolo aggiornamento software. Bisogna crederci al 100 per cento, passerà qualche anno per completare la transizione energetica, ma l'elettrico sarà il futuro e noi siamo pronti, il personale è formato.
Siamo accompagnati dalle Case, ancora tanti anni fa da Renault e ora da Stellantis: abbiamo due colonnine di ricarica, una a uso interno e una esterna per i clienti, che saranno pronte nel giro di un mese.

Lavorate anche in convenzione?
Siamo centro di assistenza meccanica Arval e lavoriamo con UnipolRental sia come officina che come carrozzeria. E lavoriamo tantissimo con le assicurazioni: Unipol Sai, Itas, Verti, Mach 1, Cattolica, Generali. Il 60 per cento dei nostri clienti arriva in convenzione, il 40 è un cliente privato che cerco di coccolare, soprattutto le aziende che hanno parchi di proprietà. 

Tra le 'coccole' c'è anche la scelta di utilizzare ricambi originali?
Ovviamente la predisposizione e l'obiettivo sono di lavorare con i ricambi originali, non solo perché siamo legati a un marchio ma per garantire la qualità della riparazione. La differenza c'è, soprattutto per la carrozzeria. Il problema è che sui ricambi originali c'è stato un aumento esponenziale di prezzo, abbiamo dovuto aprire alle altre offerte, anche accompagnati dalle stesse Case auto. Stiamo sviluppando canali di recupero del ricambio usato. Per dirla in numeri: 50 per cento originale, 40 alternativo, 10 tra revisionato e usato.
Sì, c'è anche qualcuno, pochi, che si presenta con il ricambio in mano: non siamo per la linea dura, tutti i clienti vanno educati e accompagnati nelle loro scelte.

Quando i ricambi sono originali arrivano in Via Enzo Natta con un furgone DOC?
Siamo con DOC da quando eravamo Officina Poiega, ho avuto il piacere di veder nascere il consorzio, di seguirlo, e siamo con DOC ancora adesso.
Il punto vincente è la consegna, due nel nostro caso, fondamentale la disponibilità del ricambio immediata. DOC lavora bene: oltre al servizio di consegna c'è la RIBA unica, il rapporto che si instaura con le concessionarie…

A proposito, tutto bene anche da quel lato?
È capitato di rado di aver bisogno di assistenza ma quando è successo ho sempre risolto e ho trovato la porta aperta.

Che anni sono stati quelli della pandemia? Come sta andando questo 2023?
La pandemia l'abbiamo superata come la maggior parte delle aziende: stringendo i denti e cercando di limitare i danni al fatturato, che è calato ma non tantissimo. Il 2021 è andato benino, il 2022 bene e adesso siamo in linea con l'anno scorso. Essendo un multicentro, i diversi reparti possono avere alti e bassi, però si compensano. Negli ultimi tre anni ci sono stati problemi di fornitura trasversali, ma le difficoltà le stiamo superando. Pensiamo positivo.
Quando si nasce con la mentalità artigiana si cerca di lavorare da imprenditore ma lo stile resta artigianale, purtroppo o per fortuna...

I vostri clienti che cosa apprezzano di Nuova Tecnomotor?
Credo molto nell'accoglienza, che è un sinonimo di accompagnamento. Il mio front office l'ho voluto da subito come area accoglienza, in modo che il cliente che entra, ed è arrabbiato perché ha un problema che dovrà risolvere spendendo, venga messo subito a proprio agio.

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