Bellosi e Pluda (ECU Engine Performance):
"Più le auto sono strane, più ci piacciono"
Scrive Simone: "Magnifica officina, personale preparatissimo e
sempre pronto a risolvere ogni problema". 'A': "Due ragazzi con una
passione... entri con l'idea di sistemare l'auto ed esci con il
sorriso e una macchina migliore". Luca: "Sono riusciti a risolvermi
molte magagne. Consiglio vivamente questa officina". E allora
eccola l'officina: ECU Engine Performance di
Castiglione delle Stiviere (Mn), aperta nel giugno 2021 da
Mirko Bellosi e Andrea Pluda,
rispettivamente 33 e 24 anni, in questa intervista a tre voci.
Aprire con una pandemia in corso. Un
azzardo?
Siamo entrambi appassionati di automobili e nello specifico di
auto preparate, ci siamo conosciuti in un club di autotuning e ci è
capitato di lavorare insieme; visto che la cosa funzionava ci siamo
messi in società e abbiamo fondato ECU.
È vero che si usciva dal Covid ed eravamo due 'spiantati', ma ci
siamo informati per capire se ci fosse la possibilità di avere un
aiuto dallo Stato e c'era. Abbiamo trovato un capannone in affitto
completamente vuoto e l'abbiamo allestito da zero. Eravamo solo noi
due, ma la mole di lavoro cresceva, cresceva, e noi volevamo di
più.
Da subito?
Fortuna ha voluto che una carrozzeria in zona chiudesse, così
abbiamo acquistato l'attrezzatura - con un finanziamento della
banca - e abbandonato senza rimpianti il vecchio capannone per
buttarci in questa novità livello 4.0.
L'elettronica ormai la fa da padrone all'interno delle vetture.
Non esiste più il solo cambiare i componenti meccanici o
'ascoltare' i motori. Essere un meccanico, oggi, significa saper
interpretare i dati che la centralina rileva e trasmette verso le
altre centraline (ormai su molti marchi se ne possono contare più
di 15 ben distinte). Nel nostro specifico settore la conoscenza di
come viene gestito il motore o un cambio automatico in termini
elettronici è l'ABC. Siamo partiti nei primi anni 90 quando
l'elettronica poteva essere paragonata a quella di un cancello
elettrico, molto semplice e con poche funzioni; oggi all'interno di
una programmazione motore di soli 4Mb si contano oltre 40.000
funzioni diverse che gestiscono il motore. È qui che siamo forti:
il nostro non è un servizio di rivendita di una programmazione
progettata da un'azienda esterna, è tutto home-made dallo studio
alla modifica. Questo know how ci permette di distinguerci nella
ricerca e riparazione dei guasti tradizionali con un margine di
errore (assolutamente sì, sbagliamo anche noi) veramente ridotto,
facendo risparmiare al cliente tempo e denaro. Per noi essere
definiti 'meccanici' è davvero riduttivo, con l'aiuto di diverse
tecnologie è possibile riparare anche molte centraline senza
doverle sostituire per forza, riducendo i costi di riparazione in
prima battuta ed evitando di sprecare componenti elettronici di cui
oggi c'è grande carenza.
Non sarete da soli in questa avventura...
Abbiamo assunto una segretaria e un carrozziere e abbiamo un
artigiano prestatore d'opera che lavora con noi per il 95 per cento
del suo tempo. Volevamo offrire un servizio a 360 gradi: non solo
preparazioni ma meccanica tradizionale, gomme, carrozzeria, senza
appoggiarci a realtà esterne. Risultato: anche se siamo molto
organizzati, i 600 metri quadrati openspace ci vanno già stretti;
per ora cerchiamo di ammortizzare i costi ma ci teniamo, vogliamo
offrire un servizio di eccellente qualità sotto tutti i
profili.
Le preparazioni continuano a essere il marchio di
fabbrica di ECU?
Preparazioni e riparazioni oggi rappresentano il 50 per cento
dell'attività, in futuro vorremmo avere un capotecnico per la
meccanica e uno per la carrozzeria in modo da poter seguire la
preparazione in via quasi esclusiva.
Sono tutti canali che si alimentano a vicenda, nei fatti viviamo
di passaparola. Ripariamo tantissime BMW di tutte le categorie,
tante Mercedes e poi Golf, Audi, Maserati, Porsche... siamo forti
sulle macchine europee. Puntiamo a marchi blasonati, insomma,
vogliamo distinguerci. C'è tanta gente che investe per la propria
auto, ed è anche la passione del cliente che porta avanti il nostro
lavoro. Molto del know how sulle preparazioni ci agevola nella
riparazione tradizionale.
L'elettrico comincia a vedersi?
Siamo preparati e abbiamo qualche cliente che ha anche la macchina
elettrica. Diciamo che, anche se è appassionante, l'elettrico non è
esattamente il nostro focus.
Convenzioni ne avete?
No, il nostro cliente medio è il privato, poi aziende,
commercianti, gli stessi autoriparatori. Quando siamo partiti per
l'80 per cento erano preparazioni e per il 20 era un cliente
noleggio. Ma era un 20 per cento che ci ha messo in difficoltà, con
i suoi prezzi impossibili e un modo di riparare al risparmio a cui
non volevamo abituarci e che in realtà non ci è mai piaciuto. Al
momento non ci interessa.
Invece vi siete affiliati a DOC. Una scelta dettata
dalla comodità della consegna?
Non solo. Ci è capitato più di una volta di acquistare ricambi
originali - se ripari auto di marchi premium tutto quello che è
componentistica è originale - e se chiami il concessionario che non
ti conosce è più difficile conquistarti la sua fiducia. Stefano
(Azzolini, promoter di riferimento, nda) è venuto a trovarci che il
capannone era ancora vuoto, ci ha conosciuto dal giorno zero.
Il vantaggio di essere affiliati a un consorzio di questo livello
è che ti permette di avere una linea preferenziale nel momento in
cui hai un'esigenza, anche tecnica; se sei un'officina affiliata ti
danno credito proprio perché sei cliente DOC.
Come officina 2.0 immagino che gli ordini viaggino
online...
Nove volte su dieci utilizziamo ARiA, si telefona sono in casi
eccezionali quando è necessario confrontarsi con il magazziniere.
Preventivi e ordini li facciamo noi e li fa Raffaella, la nostra
impiegata; più vivi la vita dell'officina e più remi insieme dalla
mattina alla sera. Anche i collaboratori sono flessibili, dobbiamo
solo ringraziarli.
ECU in una battuta?
Più le macchine sono strane e più ci piacciono. Abbiamo progetti
che porteremo avanti nel tempo: per esempio, da un BMW E92 2000
benzina 4 cilindri a iniezione diretta siamo passati a un 6
cilindri a iniezione indiretta utilizzando le centraline di un E60
e ri-cablando tutto per ripristinare i vari comfort di un'auto di
serie, cruise control compreso. Abbiamo per le mani un Fiat 127 a
cui stiamo montando un motore 500 Abarth con impianto elettrico ed
elettronico derivato dall'originale: l'obiettivo finale è la gara o
l'evento dimostrativo. Abbiamo restaurato - motore e carrozzeria -
una Fiat 500 del '73 con un motore 650 per un utilizzo quotidiano.
Siamo stati circa un anno e mezzo su una BMW Z3 del '99 di cui
abbiamo rifatto meccanica, sospensioni, scarico, fondelli, riparato
quadro strumenti e centralina abs, rimappato centralina motore,
sistemato impianto elettrico abitacolo e, ultimo ma non meno
importante, abbiamo riverniciato tutta la carrozzeria.
Abbiamo clienti dalla Sardegna e poi da Bergamo, Bologna, Milano,
Verona, Vicenza… Non diciamo mai di no.
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