Davide Pezzo, presidente Doc:
"Più persone e meno numeri"
Sta bene Doc, anzi, molto bene. Classe 1996, il più datato
all'interno del network AsConAuto, il consorzio Ricambi Originali
che serve gli autoriparatori delle province di Mantova, Verona e
Vicenza, archivia un 2018 con un bilancio oltre le attese.
"Supereremo i 60 milioni di fatturato trasportato", fa sapere
il presidente, Davide Pezzo, "cinque milioni più
del 2017. Con una punta di orgoglio, posso dire che siamo ancora
una volta sul podio AsConAuto. Hanno contribuito a questi risultati
l'ingresso di grossi gruppi nella compagine societaria e
l'acquisizione di una trentina di nuovi clienti per un totale di
1.450 tra officine e carrozzerie".
Il 2019 che cosa porterà a Doc Ricambi
Originali?
Proseguiremo l'attività incentive de L'Originale Ti Premia, una
campagna molto apprezzata dai clienti.
Abbiamo introdotto la tracciatura dei colli per garantire massima
precisione e puntualità nei circa 1.500 punti di consegna; ci siamo
allineati alle nuove normative GDPR per la privacy; abbiamo
iniziato la raccolta dati in vista della fatturazione
elettronica.
Stiamo anche potenziando l'area riservata A.Ri.A con i nuovi
report per gestire scadenziari, preventivi e ordini su piattaforma
informatica. C'è qualche apprensione dovuta al cambiamento, ma si
supera nel quotidiano.
Grazie anche alla squadra Doc?
I promoter stanno facendo formazione per aumentare le loro
capacità professionali.
L'anno scorso intanto l'organico è cresciuto e oggi si contano 33
collaboratori: 22 logistici, tre jolly, sette promoter, una
segretaria. E ovviamente Giuliano Guarnieri, il nostro
capoconsorzio.
È anche grazie a loro se il giro di affari è stato incrementato,
se il consorzio registra un'incidenza costi inferiore al 4 per
cento e un indice di insolvenza bassissimo, lo 0,28 per cento.
La crisi è alle spalle?
Al Service Day di Brescia si è visto che se l'autoriparatore
indipendente parla lo stesso linguaggio del concessionario che
crede nel rapporto con il cliente i risultati arrivano. Se monta
l'originale l'affiliato è contento, ci impiega meno, soddisfa il
suo cliente finale e in più, come riparatore Doc, ha una corsia
preferenziale in concessionaria.
Quindi sì, la crisi si sente meno, ma solo se punti molto al
rapporto personale più che ai numeri. Un rapporto personalizzato e
improntato al servizio.
Che cosa diceva del Service Day?
Come ho letto su AsConAuto Informa, è stata "Buona la prima". Alla
vigilia eravamo un po' in apprensione, invece è stato un bel
successo e non perché siamo stati fortunati. Certo, c'è sempre da
migliorare, ma siamo stati bravi.
Tornando a Doc, non le ho ancora chiesto dei concessionari
e del CdA in particolare...
Oggi i concessionari, tra soci e non soci, sono 71 per
76 sedi di ritiro, qualcuno in meno rispetto all'anno prima
perché sono usciti i dealer PSA.
Il CdA è sempre coeso, per tutto il 2018 la squadra ha lavorato
molto bene, prendendo decisioni all'unanimità. Da noi c'è una
regola non scritta: o siamo tutti d'accordo oppure, anche per
un solo voto contrario, si rivede il tutto fino a raggiungere
l'unanimità. Con i miei colleghi c'è un rapporto, oltre che
professionale, di amicizia e di convivialità; su dieci consigli
nove li facciamo nel 'Veteran Cars' Tullo Pezzo, dove si respira
passione per il mondo dei motori, delle auto, dove la gente si
sente soddisfatta.
Mai pensato a un evento che coinvolga tutta la filiera
consorzio?
Non è che non ci abbiamo mai pensato, ma bisogna considerare che
siamo un consorzio con quasi 1.500 clienti distribuiti in un
territorio molto esteso - le province di Mantova, Verona e Vicenza
- e alla difficoltà di individuare un luogo il più possibile
baricentrico si sommerebbe la certezza di scontentare sempre
qualcuno.
Però la cena di Natale con i collaboratori, quella l'avete
fatta…
Perché è stata condivisa. Si era parlato anche di una
gratificazione maggiore, ma abbiamo fatto un sondaggio tra i
collaboratori e tutti hanno scelto la cena. Una bella serata in un
ristorante che ha fatto contenti tutti.
Quando al decennale MIRO Giovanni Rigoldi ha accennato ad
AsConAuto Milano, il presidente nazionale Guidi ha accolto con
favore il nuovo nome del consorzio. È immaginabile un'AsConAuto
Mantova?
Sono pienamente d'accordo. Sono fautore, anche come vicepresidente
di AsConAuto Logistica, dell'unicità della personalizzazione dei
furgoni, li vorrei tutti con la stessa livrea.
Potrebbe essere un'AsConAuto Mantova, e anche un'AsConAuto Verona
e un'AsConAuto Vicenza, oppure un'AsConAuto Mantova-Verona-Vicenza.
Forse la gente capirebbe di più.
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