Autofficina Negrente Daniele,
riparatori con la corsa nel sangue
"Quando arriva il cliente trova una famiglia, non
un'accettazione". L'essenza di Autofficina Negrente
Daniele a Rosaro di Grezzana (Vr) è tutta in questa
frase. Ma, a pensarci bene, è anche in questa: "È una passione che
si tramanda con il Dna, contagiosa". O forse in questa: "Con una
gara in vista si fa a chi risolve prima, tutti diamo il nostro
contributo, si lavora bene così. Insieme".
Insieme rispondono anche alle mie domande. Chiedo di Luca Negrente
ma, essendo occupato, comincia a raccontare la madre, Natalina. E
la prima frase è una battuta: "I nostri figli, Luca e Diego, sono
praticamente cresciuti in officina, difficile che si mettessero a
giocare a pallone".
Un'officina non proprio tradizionale...
È operativa dal 1977, l'ha aperta mio marito Daniele a 21 anni.
Prima le moto, poi i kart, infine le macchine.
Abbiamo sempre avuto la passione per le corse: ricordo la mia
prima gara, nel 1980, ero una ragazzina; ho fatto il Rally Due
Valli in notturna con il vento, la pioggia, la nebbia, di tutto,
però è stato bellissimo. Eravamo appena sposati. Poi quando sono
arrivati i figli ho smesso, ma per prendere in giro Daniele gli
dicevano "l'hai fatta smettere perché andava più forte di te".
Adesso che i figli hanno passato i trenta ha
ripreso?
Anche prima! L'ultima competizione a cui ho partecipato - e seduta
vicino a me, sulla macchina preparata da Luca, c'era mia nuora
Sabrina, mentre con Daniele ha corso l'altra mia nuora, Valentina -
è la Caprino Spiazzi. È classificata come rievocazione storica dopo
essere stata fino al 2011 valida per il campionato italiano
velocità in salita, ma dalla prossima edizione torna a essere gara
vera.
La nostra è una passione contagiosa, si tramanda con il dna.
Una passione estesa ai Rally Therapy?
Certo! L'anno scorso il nostro pilota ha vinto il campionato
italiano in pista, e anche quest'anno, prima della prova spettacolo
del week-end Due Valli, correranno i ragazzi disabili. Due macchine
le abbiamo allestite noi.
A questo punto della chiacchierata si inserisce Luca, il figlio
maggiore dei Negrente, per sottolineare quanto la Rally Therapy sia
"gratificante. Tutti possono dire 'investo quattro soldi, mi faccio
la macchina e vado a correre'. Nel mondo della disabilità,
impressiona la forza d'animo e di spirito. È bello vedere quanto
questi ragazzi hanno la testa dura e vogliono farcela.
Collaboravamo già con alcuni centri per l'allestimento di sedie
interne o pedane, abbiamo fatto manifestazioni, organizzato un
raduno Ferrari con loro, abbiamo fatto salire ragazzi disabili su
macchine da corsa nostre... Ora stiamo seguendo la preparazione di
Stefano Fusilli, campione italiano in pista due anni fa".
In famiglia siete competitivi?
Non corriamo nelle stesse categorie, non abbiamo il confronto
diretto. Sui go-kart, però, è una guerra continua: nel tempo sul
giro sono il più veloce, ma quando vai a sportellate io sono più
corretto e mio fratello è un po' più ruspa. Papà sta un po'
dietro…
Nel lavoro, invece, con una gara in vista si fa a chi risolve
prima. Tutti diamo il nostro contributo, si lavora bene così.
Insieme.
Officina Negrente non ha 'soltanto' un'anima
corsaiola...
È un'azienda di famiglia - 800 metri quadrati open space con
divisori e magazzino - con due dipendenti, ma stiamo cercando di
aumentare l'organico. Un problema grosso è proprio quello di
trovare personale che abbia voglia e passione.
Noi facciamo manutenzione normalissima - gomme e meccanica
tradizionale - e poi facciamo modifiche a livello sportivo-stradale
delle centraline delle macchine, costruiamo gli scarichi,
costruiamo gli assetti...
Modifiche e meccanica 'normale' sono 50 e 50. Influisce anche il
calendario: prima delle gare, a parte che se vuoi avere
qualcosa in più non guardi l'orologio, l'attività è sbilanciata
sulle macchine da corsa, ma cerchi di portare avanti tutti i lavori
insieme.
La vostra media ingressi?
Cinque-sei al giorno… Adesso ho in officina due macchine con i
motori per terra e portano via tempo.
Sul tradizionale entra di tutto. Dopo essere stati autorizzati
Audi e Volkswagen, marchi che abbiamo lasciato perché troppo
onerosi, ripariamo multimarca.
I nostri clienti non sono soltanto di Verona. Arrivano da Trento,
Bolzano, Padova, Vicenza, Modena, Venezia... Quando un cliente
entra qui la prima volta poi non va più via. C'è chi viene per fare
una modifica alla centralina e poi torna perché si accende la spia
e si fa fare la diagnosi da Venezia. I bar intorno a Rialto, per
dire, sono miei clienti, idem le farmacie e il direttore di una
società di taxi d'acqua.
Vi occupate anche di mezzi speciali, ho letto sul vostro
sito...
Oltre agli allestimenti per il trasporto disabili 'facciamo' le
ambulanze, nel senso che ci arrivano i furgoni nudi e vanno via
allestiti come ambulanze. O come mezzi dei vigili del fuoco.
Un altro lavoro un po' particolare ha riguardato la visita di Papa
Ratzinger a Verona: Autogerma gli aveva regalato una macchina e noi
abbiamo installato dei sistemi di localizzazione speciali. Ci sono
tante cose che facciamo ma che non possiamo pubblicizzare...
Nessun veto sulla sala prove?
È l'ultima evoluzione di Autofficina Negrente, inaugurata a giugno
dell'anno scorso: una sala prove, la prima del genere in Europa,
per provare le macchine su banco a rulli.
Si può mettere sul banco qualsiasi tipo di veicolo, a due o
quattro ruote motrici. La cosa più semplice è vedere coppia e
potenza, poi ogni sviluppo è possibile. Per esempio: 200 cavalli
dichiarati ma vuoi controllare se ci sono davvero, monitorare il
prima e il dopo di una modifica, controllare le emissioni, attivare
test di sicurezza evitando la trasferta su circuito...
È una sala che mettiamo a disposizione di officine e Case madri
(per le Case abbiamo studiato sviluppi ad hoc). Arriviamo a provare
veicoli con potenze fino a quattromila cavalli e velocità oltre i
300 chilometri orari, e la precisione di lettura resta invariata
nel tempo. La stessa macchina provata la mattina e riprovata la
sera ha dato risultati identici, il banco funziona sempre
perfettamente anche se lo utilizzi per 12 ore di fila. Possiamo
testare veicoli ibridi, elettrici, meccanismi di recupero energia
(kers), fare simulazioni di gara o di strada con cambi marcia in
accelerazione e decelerazione...
Su che cosa metterà le mani
prossimamente?
Una Nissan GT-R e una Ferrari 488 Spider GTB, sono macchine
stradali che vanno elaborate. Arriverà a breve anche una
Lamborghini Huracán.
Una sera avevo l'officina piena di auto del genere e ho detto "io
dormo qua".
Quando non sono elaborazioni ma 'normali' riparazioni
montate originale?
A parte che a volte non c'è nemmeno l'alternativa, in genere
preferiamo montare l'originale. Poi dipende dal tipo di lavoro e
dal veicolo: per una Punto 1.3 Multijet potrei dire che va bene
qualsiasi cosa, per una Audi S6 nuova no. Ordiniamo i ricambi e Doc
consegna. Lavoriamo con il consorzio da tre anni e va tutto bene,
nulla da segnalare. Arriva il furgone due volte al giorno,
puntuale. Mai avuto problemi.
E i clienti?
I clienti si affidano a noi. La prima volta sono un po' titubanti,
chiedono il preventivo, già la seconda ti dicono "c'è un problema,
risolvilo". Quando viene il cliente trova una famiglia, non
un'accettazione. E spesso si ferma. C'è sempre qualcosa da vedere,
una macchina che si sta riparando. La persona che stavo salutando
prima, un magistrato vicentino, aveva la sua macchina pronta alle
tre e mezza, alle otto di sera era ancora qui.
Abbiamo una sala d'attesa, ma quando smonti il cliente lo chiami,
lo rendi partecipe del lavoro. E i pezzi che verranno sostituiti
glieli faccio vedere prima di buttarli via.
Siete specialisti interscambiabili o ognuno fa il
suo?
I dipendenti seguono di più l'officina tradizionale.
Quanto a noi Negrente, Daniele è perito del tribunale di
Verona, costruisce assetti, ammortizzatori, lavora al
tornio...
Io seguo l'elettronica, le preparazioni e... le rogne. E
corro.
Diego segue la meccanica e le preparazioni, e anche le moto. Non
corre anche se la passione ce l'ha, per ora lo teniamo a fare
assistenza.
Natalina si occupa della contabilità, gli ordini, i ricambi, le
perizie... e occasionalmente corre.
Prossima gara?
Oltre al Rally Therapy, vediamo se riusciamo a fare la finale del
campionato italiano Pedavena Croce D'Aune (Bl) a metà ottobre.
Saremo in pista sia io che Daniele.