Automotive a caccia di fondi pubblici
Risorse per rinnovare il parco auto circolante
e costruire le necessarie infrastrutture, una
cabina di regia comune con le istituzioni e
visione del futuro: con una sola voce Anfia, Federauto e
Unrae chiedono al governo una decisa virata per il
settore, e di ampio respiro "perché non si può rimanere sotto lo
scacco di misure annuali". Nel corso della conferenza
comune tenuta a Verona nel corso dell'Automotive
Dealer Day, le associazioni definiscono "complessa"
l'attuale situazione del comparto automobilistico, che, hanno
sostenuto, sopravvive esclusivamente per gli sforzi di Case
e concessionari.
"Ci sono oltre 65mila professionisti del settore dei motori
endotermici da riconvertire - ha detto Paolo
Scudieri, presidente di Anfia - se l'obiettivo è quello di
arrivare a produrre e vendere soltanto gli elettrici. Il tutto - ha
spiegato - in un contesto economico recessivo. Dal
2018 al 2020, viene richiesto ai produttori un decremento
del 20 per cento delle emissioni, quanto raggiunto nei
venti anni precedenti. I target Ue al 2025 e al 2030 - ha
sottolineato - potranno essere raggiunti solo attraverso la vendita
di una consistente quota di veicoli elettrificati
(6 milioni al 2030), ma per farlo è necessario costruire
le infrastrutture: una colonnina ogni 10 veicoli. Inoltre - ha
concluso - è necessaria una normativa chiara sulla guida
autonoma e la creazione di spazi dedicati".
Il vero nodo, però, è quello della fiscalità,
per consentire lo sviluppo delle tecnologie e il rinnovamento del
parco circolante. Per Adolfo De Stefani Cosentino,
presidente di Federauto, è "indispensabile rivederla
perché in Italia la percentuale di deducibilità
per imprese e professioni è limitata al 20 per cento, mentre nei
principali Paesi Ue si arriva al 100 per cento. Non solo: da noi
l'Iva è detraibile solo al 40 per cento, altrove
lo è totalmente. È dunque auspicabile - ha concluso - un intervento
sulla fiscalità che miri ad allineare l'Italia agli altri
Paesi Ue, comprendendo anche gli interventi di
manutenzione e riparazione: l'emersione di tale imponibile
compenserebbe di gran lunga il mancato gettito".
Di qualità dell'aria e
sicurezza ha parlato Michele Crisci,
presidente di Unrae: per migliorare entrambe, ha detto, è
urgente il "rinnovo del parco circolante, formato da auto
inquinanti e non dotate di sistemi ormai basilari come Abs
e airbag". Crisci ha poi auspicato una "neutralità
tecnologica", per porre fine alla "demonizzazione
sul diesel" e l'istituzione di una cabina di regia
inter-istituzionale per delineare una strategia concreta
per conseguire soluzioni utili "all'ambiente, alla sicurezza, al
settore automotive e all'intero sistema economico nazionale".
-
Ricordando Tazio Nuvolari
29 marzo 2024 - C'è tempo fino al 31 luglio per inviare la richiesta di iscrizione al Gran Premio Nuvolari, la manifestazione internazionale di regolarità riservata alle auto storiche e alle GT moderne. Ideata e organizzata a partire dal 1991 da Mantova Corse, la 34esima edizione andrà in scena dal 19 al 22 settembre. 300 equipaggi provenienti da tutto il mondo...
-
Black box? Si risparmia sempre meno
26 marzo 2024 - In calo la richiesta per le polizze legate alla 'scatola nera' per via del sempre minore risparmio che la sua installazione comporta: -46 per cento in cinque anni. È il dato diffuso da Segugio.it, il comparatore di prodotti assicurativi secondo cui il dispositivo che monitora lo stile di guida del consumatore e i parametri tecnici del veicolo...
-
PodCarStories contro i colpi di sonno
22 marzo 2024 - Si chiama PodCarStories il podcast promosso da Sara Assicurazioni per contribuire a una maggiore sicurezza stradale. Appositamente studiata per prevenire i colpi di sonno durante la guida e nelle ore notturne, la serie propone un flusso neuroscientifico di storie, intrattenimento e musica in grado di integrarsi in modo organico nelle soglie di...