Il magazzino di Laura Berton,
"giacenze e pronta consegna"
Un magazzino 'alto', in gergo, è il tratto distintivo di Auto Berton
da quando Laura Berton ha iniziato ad occuparsene.
Ma non è la sola novità della concessionaria Suzuki di Creazzo
(Vi)...
Visti i chiaroscuri del mercato, come sta Auto
Berton?
Siamo sempre stati monomandatari ed è da 35 anni che siamo sul
mercato con il marchio Suzuki, nonostante il calo del settore auto
a partire dal 2008. Il 2012 e il 2013 sono stati gli anni peggiori,
ma abbiamo tenuto botta, andando avanti per le prospettive che
apriva Casa madre in termini di ampliamento della gamma, di
prodotti nuovi. Nel 2015, con il nuovo Vitara, siamo ripartiti e da
allora siamo in crescita. Oltre alla gamma ampliata, Suzuki si è
mossa in anticipo eliminando il diesel e introducendo l'ibrido,
spingendo su motori ecologici, bassi consumi e basse emissioni.
Il 2019?
Siamo in 13-14, compresi mio padre Jader, titolare, e i miei
fratelli Giuseppe e Chiara, e piano piano incrementiamo il
personale in accordo con gli obiettivi che ci vengono dati da Casa
madre. Siamo concessionari Suzuki per la provincia di Vicenza, con
punti vendita autorizzati, i Suzuki Point, per la vendita e
l'assistenza.
Settori che pesano in che misura?
Stiamo più addosso al post vendita perché, da quando sono entrata
io in magazzino, c'è stato un cambio di gestione: arrivo dal
commerciale e la vedo in un altro modo rispetto alla visione
classica di un magazziniere. I primi mesi sono stati tosti, una
donna in magazzino non è ben accetta...
Com'è il magazzino di Laura Berton?
Improntato su giacenze e pronta consegna. Tutti tendono ad avere
un magazzino basso, io tendo a un magazzino alto, devo soddisfare
le richieste della carrozzeria che non può aspettare cinque giorni
il ricambio che arriva dall'Ungheria o dalla Spagna. Se Suzuki non
ce l'ha anticipo io. Oggi a presidiare l'area ricambi siamo in tre:
fra mail, WhatsApp e telefonate, dai riparatori Doc e non solo, una
persona non basterebbe. E poi noi apriamo tutti i pacchi,
controlliamo tutto.
A proposito di Doc, da quanto lavorate con il
consorzio?
Da un bel po' di anni, almeno dieci o quindici. Il consorzio mi
toglie il problema di una persona che dovrei prendere e pagare,
oltre a un mezzo per le consegne, è un bel risparmio. È un servizio
che offriamo ai clienti, quasi tutti raggiunti dai due giri, ma
clienti diversi da quelli di una volta: officine e carrozzerie
vogliono tutto per ieri, e questo è impossibile. Io tengo in casa i
lamierati per le macchine degli ultimi sei-sette anni, per la
meccanica anche di più. Ma si riparano ancora Suzuki che di anni ne
hanno 25, impossibile avere un magazzino che abbia davvero
tutto.
Cerchiamo anche di non far pagare l'urgenza per non diminuire lo
sconto dell'autoriparatore.
Ordini telefonici? O si cominciano a utilizzare altri
sistemi?
Un buon 60 per cento usa ancora il telefono, un 10 per cento il
portale Integra e il resto mail e WhatsApp. Aspettiamo l'App
A-Service, ma noi non abbiamo un catalogo per cui inserisci il
telaio e ti escono i ricambi con i codici corretti.
Ci sono carrozzerie e officine a cui non puoi parlare di mail, ti
chiedono WhatsApp per le fotografie, particolari e accessori.
Con Doc avete registrato un incremento delle
vendite?
Abbiamo acquisito clienti nuovi. Doc è un punto di partenza per
chi magari non ha mai trattato Suzuki. Se sono clienti Doc ci
trovano. E se hanno bisogno di noi e chiedere informazioni al
capofficina non basta, li invitiamo a portare la macchina in
concessionaria.
Anche questa è fidelizzazione...
Il nemico è il ricambio non originale, che se fino a qualche anno
fa riguardava le macchine vecchie - parlo di data di produzione -
ora tocca anche le auto nuove. Se prima per cinque, sei anni si
stava tranquilli, adesso già con la Swift nuova ci sono i ricambi
di concorrenza!
Contromisure Berton?
Due progetti nuovi da gennaio. Andare a visitare i clienti Doc che
ancora non ci conoscono, ovviamente insieme al promoter, con
qualcosa che rappresenti l'azienda: penso a un dépliant che
spieghi come lavoriamo e cosa offriamo, e a una fidelity card per
tenerci stretti i clienti con le campagne sconto.
E poi i viaggi premio? Mi racconta il 'suo'
Madagascar?
Il cellulare tempestato di WhatsApp! Ero sempre un po' con il
pensiero in concessionaria, ma il viaggio è stato una bella
esperienza, la mia prima con AsConAuto, un'occasione per conoscere
i clienti (due degli autoriparatori premiati sono un Suzuki Point e
un carrozziere già mio cliente), scambiarsi impressioni con i
concessionari di Vicenza.
Il viaggio è stato organizzato benissimo, la cena di AsConAuto, il
meeting con la presentazione della nuova app A-Service... Vedo che
cresce il numero di utenti che la sta scaricando, aspettiamo che
prenda piede.
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