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Isfort, mobilità su due gambe

Nel 2017 il tasso di motorizzazione ha raggiunto le 63,7 auto ogni 100 abitanti contro le 62,5 del 2016, ma gli italiani per muoversi non disdegnano la bicicletta, il trasporto pubblico e soprattutto le proprie gambe, modalità quest'ultima in vistosa crescita: era il 17,1 per cento due anni fa, il 22,5 l'anno scorso.

Sono cifre contenute nel 15° Rapporto Isfort realizzato in collaborazione con Asstra, Anav e Agens e presentato oggi alla Camera dei Deputati. La fotografia delle scelte di mobilità nel Belpaese ci dice anche che l'impennata di forme alternative a quella motorizzata ne ha incrinato il tradizionale quasi monopolio abbassando la percentuale di utilizzo dal 65,3 del 2016 al 58,6 del 2017, con un sostanziale riallineamento ai valori di inizio millennio. Detto in altre parole, più italiani hanno l'auto ma la usano di meno. Per contro, l'effetto negativo dell'incessante crescita del tasso di motorizzazione è il maggior numero di vetture con anzianità superiore ai 15 anni: era del 16,1 per cento nel 2000, è salito al 18,7 dieci anni dopo, ha raggiunto il 30,6 nel 2017.

Sul fronte sicurezza stradale, il numero complessivo di incidenti rilevati l'anno scorso è stato di 246.750, quasi un punto percentuale meno del 2016, ma sono aumentati i morti: 95 in più rispetto ai 3.283 del 2016.

"Nel Paese", ha commentato Carlo Carminucci, direttore della Ricerca Isfort, "si stanno affermando nuovi stili di mobilità dei cittadini, più maturi e consapevoli, che aprono scenari di grandi opportunità per la crescita dei mezzi di trasporto più sicuri, decongestionanti e a basso impatto. Occorre tuttavia che i servizi di trasporto offerti siano integrati, flessibili e innovativi, in grado di soddisfare una domanda sempre più esigente e personalizzata. E occorre che le politiche pubbliche accompagnino questo processo con misure di mitigazione dell'uso dell'auto, a favore della sicurezza e a sostegno delle soluzioni di mobilità sostenibile".